15. BU$HI – BUSHI/BUSHI 1.5
Lione quest’anno è emersa nel rap game francese grazie ad una combriccola di matti che risponde al nome di Lyonzon. BU$HI, che di questa crew ne fa parte, ha esordito nel mercato discografico con due progetti che, prendendo il suo nome, rappresentano al 110% il tipo di musica che fa. Mentirei però se dicessi che io abbia capito dove il rapper di Lione voglia andare a parare: ogni pezzo dei due dischi è un mondo a parte. Beat a volte cangianti e minimali, altre volte pesanti e distorti; il tutto accompagnato dal suo flow estremamente personale.
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14. Jade – Première fois
Una voce dolcissima, atmosfere che spaziano dal cloud all’r&b con qualche spolverata di trap e delle storia d’amore finite male: questo è Première fois di Jade. Residente a Parigi, ma originaria di Lione, Jade riesce in sole 7 tracce a fermare il tempo e regalare delle esecuzioni che sospendono l’ascoltatore in una terra di mezzo, dove basta ascoltare musica per fluttuare senza pensieri.
Ascoltalo su Spotify: Première fois
13. Emodrill – Le Nouveau Western
Gizo Evoracci – figura mitologica del rap francese – è la mente e il braccio dietro Emodrill – Le Nouveau Western. Fondatore de LA MAISONBLANCH., Gizo ha messo insieme una squadra di 24 rapper, alcuni scelti davvero nei meandri più oscuri di Soundcloud, composto il manifesto dell’emodrill e più in generale della nuova scena underground francese. Mattatore indiscussa dei 25 brani è la triade Retro X, Lala &ce e Jorrdee: pilastro dell’innovazione musicale d’oltralpe.
Ascoltalo su Spotify: Emodrill – Le Nouveau Western
12. La Feve, Kosei – KOLAF
KOLAF è un progettino di 9 tracce che andrebbe ascoltato anche solo per la cover. Una volta partita l’esperienza non ci può più fermare. Le produzioni di Kosei sono eccezionali e danno un gusto USA, senza essere una copia carbone, che si sposa alla perfezione con lo stile di La Feve. Il rapper parigino infatti si destreggia senza paura tra flauti e bassi distorti con un flow “playboicartesco”. Un’identità precisissima per un progetto d’esordio inaspettato.
Ascoltalo su Spotify: KOLAF
11. S. Pri Noir – Estat D’Esprit
Masque blanc era stato una rivelazione sia dal punto di vista musicale sia per i suoi testi. S.pri Noir con Etat d’esprit prende a prestito dal suo precedente lavoro le parti più riuscite: melodie forti e catchy; intimità e visioni personali. Il suo stile nel rappare resta molto riconoscibile e la capacità di adattarsi a tutte le atmosfere è una chiave per questo suo secondo album. In due anni sono cambiate molto cose nella scena francese, ma non il suo essere un’icona.
Ascoltalo su Spotify: Etat d’esprit
10. Damso – QALF
È chiaro a tutti, spero, che Damso non debba dimostrare più niente a nessuno. Ma l’artista belga, dopo il mezzo passo faldo di Lithopedion, ha deciso di mettersi di nuovo alla prova con QALF. Costruito in più di due anni, il progetto è denso di significato, esoterico per certi versi e pieno zeppo di bella musica. Le produzioni sono pulitissime e le linee melodiche fantastiche – molto spesso prendendo spunto dalla canzone francese. QALF dimostra, ancora una volta, che artista enorme sia Damso.
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9. Infinit – Ma vie est un film II
7 anni dopo il primo capitolo torna Ma vie est un film con la seconda edizione. Infinit’ nel frattempo aveva annunciato un mezzo ritiro dalle scene e pubblicato altri 3 mini progetti non male. Tutto il tempo che è servito aspettare per Ma vie est un film II è stato ampiamente ripagato – forse anche ben oltre le aspettative. L’album è solidissimo, moderno nei suoni e ricco della folle penna di Infinit’. Se pensate a Nizza come una città da maglioncino sulle spalle, questo disco vi farà cambiare idea.
Ascoltalo su Spotify: Ma vie est un film II
8. Ichon – Pour de vrai
Pour de vrai è un album personale ed estremamente intimo. Ichon attraverso le sue parole fa trasparire esattamente tutte le emozioni che racconta. Francamente incredibile è l’empatia che si genera con questo disco, impossibile restare indifferenti. L’evoluzioni di Ichon in Pour de vrai passa prima di tutto attraverso la nuova esperienza nel cantato – sostenuto in questo dalle produzioni acustiche di grande livello. Un esperimento abbastanza raro per la scena francese contemporanea.
Ascoltalo su Spotify: Pour de vrai
7. TripleGo – 3
Accettare di ascoltare i TripleGo significa farsi trasportare nel loro mondo e cogliere a pieno il loro mood. Le produzioni di Momo Spazz, dai synth massicci e dai bassi profondi, si mescolano alle flow essenziale e ai testi criptici di Sanguee. 3 in 9 tracce riesce a racchiudere tutto il carattere dei TripleGo senza perdere nemmeno per un secondo la linea. L’innovazione nei suoni che il duo è riuscito a portare in Francia in meno di 3 anni è innegabile.
Ascoltalo su Spotify: 3
6. Alpha Wann – don dada mixtape vol.1
Alpha Wann è considerato, senza appello, uno dei rapper più tecnici di Francia e con UMLA aveva fatto capire di essere capace anche a fare dischi. don dada mixtape vol.1 è qualcosa di più, un contenitore di rap fatto come si deve, pieno zeppo di artisti credibili (tra cui Nekfeu). Alpha – che da bravo padrone di casa lascia molta indipendenza ai suoi ospiti – porta sul tavolo produzioni che non farebbero storcere il naso ai puristi, ma con una mano di 2020. Questo progetto enorme rappresenta proprio tutto quello che mi piace del rap.
Ascoltalo su Spotify: don dada mixtape vol.1
5. Népal – Adios Bahamas
Népal era una divinità del rap underground parigino prima e francese poi. Prima di morire, per cause non note a novembre del 2019, il rapper aveva annunciato Adios Bahamas. Suo primo album in studio, Adios Bahamas è un progetto tanto ambizioso quanto leggero e delicato. Népal ha lasciato in eredità uno stile unico e l’aura del primo supereroe fragile della storia.
Ascoltalo su Spotify: Adios Bahamas
4. Dinos – Stamina,
Stamina, è il terzo album negli ultimi 3 anni per Dinos. Stamina, è soprattutto la crescita costante di un artista che lavora con le parole con cura e un’attenzione vecchia scuola. La maturazione raggiunta con quest’ultimo album è notevole, abbandonati i filler, diminuiti gli esperimenti. La leggerezza della gioventù lascia spazio alla consapevolezza di essere “un sopravvissuto”. Dinos tre anni fa era solo un rapper incredibilmente tecnico, con Stamina, è diventato una certezza.
Ascoltalo su Spotify: Stamina,
3. Freeze Corleone – LMF
Freeze Corleone ha sempre fatto musica senza compromessi. LMF è stato il suo primo disco distribuito da major, ma di certo non è stato il primo a farlo piegare a qualsivoglia legge di mercato. Promozione boicottata dalla Fnac a poche settimane dell’uscito e multipli tentativi di censura dopo l’uscita. Non un problema per Freeze che ha confezionato – anche grazie alla mano di Flem – un disco crudo, scuro e imbottito di punchline al veleno. LMF è lo stato dell’arte della libera espressione.
Ascoltalo su Spotify: LMF
2. Laylow – Trinity
Trinity non è un album figlio di una necessità di mercato, non è un disco piacione. Trinity è un progetto nato dal bisogno di comunicare se stessi attraverso un concept preciso, innovativo e personalissimo. Con il suo primo disco ufficiale, Laylow riesce a non tradire le aspettative di una personalità forte come la sua e a trasmettere un desiderio. Trinity è il trionfo del digitale, di una visione e della voglia di fare rap nel 2020.
Ascoltalo su Spotify: Trinity
1. Varnish La Piscine – METRONOME POLE DANCE TWIST AMAZONE
Album sarebbe riduttivo. Colonna sonora un diminutivo. Varnish la piscine cuce addosso al suo mediometraggio – LES CONTES DU COCKATOO – METRONOME POLE DANCE TWIST AMAZONE, un progetto musicale dai toni funky, vapor e sperimentali. Il contenuto video diventa indispensabile per il contenuto musicale e viceversa. Varnish produce arte e lo fa stando in prima linea su ogni fronte. Perché accontentarsi di un solo mezzo quando si può – in maniera eccellente – unire arti e consegnare alla storia un esempio di istrionicità con l’anno 2020 stampato sopra.
Ascoltalo su Spotify: METRONOME POLE DANCE TWIST AMAZONE
Guarda il mediometraggio su YouTube: LES CONTES DU COCKATOO
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*Se sei curioso delle classifiche degli anni scorsi, ecco la TOP 15 del 2019 e quella del 2018.*
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